Orizzonti Ortogonali

D. GIGLI TERRACOTTA

Firenze, Toscana

A un certo punto ti stacchi e vieni giù. Parti dal mare, ti alzi, viaggi in cielo e in compagnia ma a un certo punto ti illumina il fulmine e vieni giù. La caduta di una goccia di pioggia è abbastanza scontata. Il problema è l’atterraggio. Ci sono centinaia di posti, di bersagli, di vie in cui migliaia di ombrelli passeggiano per la città. Ce n’è anche uno enorme, di ombrello. Sta fermo, diviso in otto grossi petali come un giglio in terracotta che va comunque annaffiato. La probabilità di prenderlo è bassa, bassissima. Quasi sempre lo manchi e piovi su un altro quartiere. O un’altra città. Allora aspetti il solito giro di scolo, il solito viaggio in un fiume, finché l’acqua non si insaporisce e diventa salata. Il mare. Allora aspetti il sole, per alzarti. E da una nuvola rifare tutto, in questo gioco di mira e fortuna che dura dal millequattrocentotrentasei.