Orizzonti Ortogonali

C. TORRI GRIGIE

Baia dei Saraceni, Liguria

Il mare torna indietro, prende la rincorsa e riattacca. La terra sta ferma e aspetta, nella battaglia più vecchia di questo mondo: quella fra la terra e il mare. E proprio dove la battaglia impazza, nella linea di confine tra bagnato e asciutto, gli umani si sdraiano. Chi più su, chi più giù. Chi prende il sole e chi fa un bagno. Le forze speciali dei bambini sparano con le pistole ad acqua; i cannonieri rovesciano tirando i palloni a largo; i frombolieri lanciano le pietre facendole saltare sull’acqua di sera, che in mare non c’è più nessuno. Allora sulle spiagge deserte si vedono le migliaia di castelli di sabbia: hanno le torri e le mura, i fossati in cui dovrebbero esserci acqua e coccodrilli. Quando il mare si allunga li riempie, talmente tanto però che distrugge le mura, le torri e tutto il resto. E forse l’intera Liguria e l’intera Italia, sono un castello che ha il suo fossato dove invece dei coccodrilli stanno i pesci.