R. LAGO AZZURRO

Ci mette un po’ la neve a staccarsi dai rami, ma prima o poi lo fa. E allora il contrasto è perfetto. Gli alberi sono scuri come l’inchiostro e i campi bianchi come la carta. Solo che queste pagine funzionano al contrario. Quello che si legge è lo spazio bianco, mentre il nero è solo il supporto. Allora si formano frasi, lettere e parole che parlano la lingua degli uccelli, delle nuvole e della luna, e il controsenso è che per buttarle via non le strappi come faresti con la carta, ma aspetti che si sciolgano formando piccoli laghi, come se alla fine fossero comunque fatte di inchiostro blu.