Orizzonti Ortogonali

F. CURVE GREIGE

Ragusa Ibla, Sicilia

Quando qualcuno si sposa senti le macchine suonare e le vedi in fila indiana. Passano col fiocco bianco sull’antenna, una dopo l’altra. In ogni finestrino c’è una faccia di profilo che guarda avanti: l’ultima macchina, quella che ha ritardato per raccogliere i bambini che correvano qua e là, ha i genitori davanti e i bambini dietro, ma le loro facce non stanno di profilo. Tengono il naso schiacciato contro il vetro e lo appannano respirandoci contro, mentre guardano fuori altri bambini, quelli che abitano nelle case sopra le curve di Ragusa: anche loro stanno alla finestra con il naso schiacciato e il vetro appannato: sembra un po’ di guardarsi allo specchio, solo che uno rimane e vede il ricordo andarsene mentre uno va e si porta il ricordo appresso: quando si rincontreranno, dice la leggenda, si sposeranno. Facendo una nuova festa e un nuovo serpentone di macchine e di ritardatari.